Salve a tutti. Spero che qualcuno di voi potrà rispondere a questo mio quesito.
Una Srl con un volume d'affari di tutto rispetto ha due soci che partecipano al 49% e al 51%.
Il socio al 49% ha la sola carica di consigliere e si "stipendia" con compenso a mezzo cedolino di circa 5.000,00 euro netti al mese.
In questo momento il socio al 51% con la carica di consigliere e di presidente del CdA, ha anch'egli un compenso netto mensile di euro 5.000,00. Lui vorrebbe, in base alle responsabilità che derivano dalla gestione aziendale, elevare il suo compenso a euro 8.000,00 netti, e diminuire quello dell'altro socio a circa 3.000,00.
Come è possibile valutare un corretto e coerente compenso al socio e all'amministratore, senza incappare in comportamenti che possono essere considerati elusivi da parte dell'agenzia delle entrate (compensi elevati deducibili, con conseguente abbattimento del reddito della srl).
C'è qualche calcolo da fare per arrivare a delle cifre non contestabili?
Grazie
Una Srl con un volume d'affari di tutto rispetto ha due soci che partecipano al 49% e al 51%.
Il socio al 49% ha la sola carica di consigliere e si "stipendia" con compenso a mezzo cedolino di circa 5.000,00 euro netti al mese.
In questo momento il socio al 51% con la carica di consigliere e di presidente del CdA, ha anch'egli un compenso netto mensile di euro 5.000,00. Lui vorrebbe, in base alle responsabilità che derivano dalla gestione aziendale, elevare il suo compenso a euro 8.000,00 netti, e diminuire quello dell'altro socio a circa 3.000,00.
Come è possibile valutare un corretto e coerente compenso al socio e all'amministratore, senza incappare in comportamenti che possono essere considerati elusivi da parte dell'agenzia delle entrate (compensi elevati deducibili, con conseguente abbattimento del reddito della srl).
C'è qualche calcolo da fare per arrivare a delle cifre non contestabili?
Grazie